Abstract del
verbale della seduta del 20
febbraio 2003
Studi
SOGESID: “Sosio-Verdura” e “Serbatoio Gibbesi”
Il
collegio si determina a richiedere alla SOGESID la valutazione della
congruità
dei volumi di acqua da trasferire al
serbatoio
Castello e all’acquedotto Montescuro, sia
relativamente
ai 9.7 Mmc da prelevare dalla sezione
alta, che ai 15
Mmc disponibili a valle, e se questi volumi
siano
sufficienti a rispondere, sia a fini irrigui che eventualmente idro-potabili, alla domanda dell’intero
comprensorio.
In particolare si richiede di valutare la congruità dell’apporto di 5 Mmc al
“Serbatoio Castello”
atteso che, come sostiene il Consorzio di Bonifica in base agli
ordinamenti
colturali abituali, il fabbisogno ammonterebbe a 17 Mmc
contro i 12 Mmc disponibili annualmente.
Si rappresenta
altresì, la necessità di ribadire alla
SOGESID la
richiesta di integrare lo studio con i risultati dell’analisi relativa
al
bacino del “Belice”.
Lo
studio condotto dalla SOGESID, sul serbatoio Gibbesi,
serbatoio artificiale costruito per scopi industriali sull’Imera
meridionale,
affluente del Salso, ha rivalutato, aggiornandoli, i volumi di
acqua disponibili, pari a 6,7 Mmc
annui.
Emerge, anche, che le acque non sono pregiate, in
quanto
contengono una notevole quantità di solfati. La SOGESID, valutata la
scadente
qualità di queste acque, propone di destinarle all’uso irriguo.
L’ipotesi di
utilizzare queste acque per uso idropotabile
comporta il trasferimento delle stesse verso la
costa per
miscelarle, previa potabilizzazione, alle
acque
provenienti dal dissalatore di Gela. Il Collegio, condividendo
le tesi
espresse, sostiene che l’utilizzazione irrigua è la più appropriata,
atteso che
andrebbe a favorire un comprensorio ad alta vocazione agricola come quello licatese, con
evidenti
benefici per l’intera economia della zona, concordando di richiedere
alla
SOGESID, l’approfondimento dello studio sulla destinazione delle acque
del
“serbatoio Gibbesi”, indirizzandolo
esclusivamente a
fini irrigui.