Scarica il bollino, simbolo dell’iniziativa. Il cuore con la goccia è diventato ormai l’icona per la diffusione della cultura del risparmio della risorsa idrica. Si tratta di un messaggio dai forti contenuti educativi e didattici. Il logo è già  stato proposto a numerosi enti pubblici, che sono stati resi diretti protagonisti della diffusione del messaggio.

Ma è e resta a disposizione di tutti: insegnanti, educatori in genere, volenterosi cittadini, che, dal computer di casa, possono diventare protagonisti dell’informazione e della cultura del risparmio idrico.


      


F) Attivare interventi ritenuti necessari al superamento dello stato di emergenza

E' necessario premettere che la situazione complessiva delle risorse e delle disponibilità idriche nel maggio 2002 - cioè ad un mese dalla piena operatività della attuale gestione - era estremamente critica in quanto in Sicilia, nel periodo stagionale (dicembre-aprile 2002), si sono registrate precipitazioni estremamente limitate.
Dai dati forniti dal Servizio Tecnico Idrografico Regionale risultava che i volumi invasati complessivamente nei serbatoi artificiali siciliani erano inferiori di ben 184 milioni di metri cubi (il 60% in meno) rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente:

m) Volume presente nel maggio 2001 = 307 Mmc
n) Volume presente nel maggio 2002 = 123 Mmc

Deficit idrico tra i due periodi = 184 Mmc


A fronte di questa condizione la pianificazione degli interventi poste in essere nell'immediato allo scopo di razionalizzare l'uso delle scarse risorse disponibili ha riguardato:

§ la pianificazione della ripartizione delle risorse disponibili;

§ l'attuazione di interventi per il recupero ed il ripristino immediato o a breve termine delle disponibilità idriche;

§ l'esecuzione di interventi urgentissimi, localizzati lungo i principali acquedotti interconnessi e di adduzione esterna.

In particolare:

* Piani provinciali di ripartizione.
Alla luce delle disponibilità idriche registrate, e valutati i fabbisogni potabili ed irrigui delle Province siciliane in emergenza, il Commissario delegato ha utilizzato lo strumento dei "piani provinciali di ripartizione", vere e proprie prescrizioni indirizzate agli Enti gestori della risorsa idrica e ai Comuni.
Tali provvedimenti sono stati mirati ad individuare le priorità nell'utilizzo delle risorse per i diversi usi ed i relativi volumi da mettere a disposizione, e sono stati assunti previa intesa con i soggetti gestori, con le Prefetture e con gli Uffici del Genio Civile territorialmente competenti.
A decorrere dalla emissione della Ordinanza Commissariale n. 77 del 18/07/2002, alla individuazione della corretta determinazione delle esigenze hanno concorso, anche con autonome determinazioni, le Unità di Crisi istituite presso le Prefetture, soggetti che hanno un controllo diretto ed immediato sull'ambito territoriale di pertinenza.
La pianificazione è stata strutturata su proiezioni a medio termine nel periodo giugno - dicembre ed i provvedimenti relativi sono stati sottoposti ad immediata revisione, e a conseguente modifica, di volta in volta, al mutare delle esigenze prospettate nel territorio.
La difficile (e non senza contrasti) mediazione tra i diversi interessi - a volte prospettati a seguito di veri e propri disordini e momenti di tensione civile che hanno reso necessario l'intervento delle Forse dell'Ordine - ha mirato a contemperare le diverse necessità proposte allo scopo di:

§ affrontare e superare con il minor disagio possibile la stagione siccitosa (maggio - settembre 2002);

§ procrastinare, attraverso un rigoroso razionamento, i tempi di esaurimento delle esigue risorse per giungere fino a quei periodi in cui più incisivi e consistenti potessero essere gli apporti integrativi a favore dei bacini artificiali e delle fonti convenzionali.


* Interventi per il recupero immediato o a breve termine delle disponibilità idriche.


Si tratta di interventi che fin dai primi giorni di gestione sono stati immediatamente attivati per recuperare, ove possibile, risorse idriche attraverso iniziative di rapida realizzazione.
In particolare, interventi funzionali anche ad un migliore sfruttamento a finalità irriguo sono stati:


incremento del limite di invaso della diga Ancipa

E' stato aumentato il livello limite di invaso della diga Ancipa dalla quota di 933,10 m s.l.m., originariamente autorizzata dal Servizio Nazionale Dighe a causa del quadro fessurativo dello sbarramento, fino alla quota di 936,50 m s.l.m.. Effetto di tale iniziativa, grazie alle fluenze che si sono manifestate nell'ultimo scorcio della stagione primaverile, è stato quello di accumulare oltre 3 milioni di mc in più e di mantenere, una consistente disponibilità idrica anche per il periodo estivo nonostante i prelievi effettuati.


Opere di captazione ed adduzione dei sistemi Fanaco, Blufi, Poma.

Da accessi diretti ai luoghi si è riscontrato il pessimo stato di manutenzione - dovuto soprattutto ad interrimento ed ostruzioni - delle opere di captazione e adduzione dei bacini secondari allacciati (traverse di sbarramento, impianti di sollevamento, canali, ecc.). Sono stati quindi programmati e realizzati diversi interventi di manutenzione per riefficientare il rendimento di tutte le opere di captazione dei bacini secondari allacciati del Blufi, del Poma e del Fanaco, in modo da utilizzare al massimo le fluenze dei corsi d'acqua, con l'evidente scopo non solo di aumentare la dotazione idrica degli invasi, ma anche di utilizzare immediatamente le acque fluenti, ove consentito dall'attuale sistema di acquedotti, per la diretta distribuzione a fini potabile, preservando le risorse idriche accumulate negli invasi.

approvvigionamento di soccorso della città di Agrigento:
Si tratta, tra tutte le emergenze di zona, di quella più pressante ed obiettiva causata anche da una serie complessa di fattori indipendenti e complementari, e di circostanze negative. I turni di erogazione in alcune zone hanno spesso avuto cadenza oltre i 15 giorni con evidenti disagi per la popolazione civile.

L'Ufficio ha constatato, in proposito:

§ l'assenza di una mappatura completa della rete idrica della città di Agrigento;
§ la mancanza di collegamenti tra i serbatoi asserviti alla distribuzione per zone e della risorsa idrica;
§ l'assenza di una parametrazione delle portate da accumulare e/o distribuire nelle zone sulla scorta della popolazione residente e del reale fabbisogno;
§ la presenza di due diversi soggetti che erogano acqua nella zona (EAS e Consorzio del Voltano) cui perviene il possesso di parte non secondaria della rete idrica;
§ lo stato di fatiscenza delle condotte esistenti;
§ la mancanza di una portata quotidiana costante con episodici picchi di afflusso che lungi dal consentire una auspicata e corretta distribuzione della risorsa idrica, hanno creato problemi collegati allo sfioro dell'acqua dai serbatoi.

Tutto ciò ha imposto l'immediata attivazione di un programma di interventi di cui costituiscono espressione principale, ma non unica:

1. collegamento "Serbatoio Viale - Serbatoio Rupe" (lunghezza 647m, diametro 315mm, costo 274.650 euro, tempo di realizzazione dell'opera 120gg., affidamento del 9.9.2002)
2. collegamento "Serbatoio Rupe - Serbatoio Itria" (sostituzione elettropompa + collegamenti vari, costo 500.000 euro, tempo di realizzazione dell'opera 180gg.)
3. collegamento "Serbatoio Viale - Partitore Recinto" (lunghezza 3371m, diametro 300mm, costo 900.000 euro, tempo di realizzazione dell'opera 180gg.)

Tenuto conto della circostanza che, nelle more della realizzazione dei due acquedotti (Favara di Burgio e "Dissalata Gela- Aragona", presumibilmente esercibili per la fine del 2005), la condizione di scarsezza delle risorse disponibili ha una ragionevole probabilità di riproporsi già nell'immediatezza del periodo estivo p.v., si è avviato lo studio per la realizzazione, in noleggio, di un impianto di dissalazione a moduli in grado di assicurare - fino alla realizzazione delle opere citate - turni di erogazione meno proibitivi alla città di Agrigento, con effetti immediati anche per l'agricoltura del riberese cui verrà restituita, in tutto o in parte, la portata oggi prelevata per gli usi potabili dal lago Castello, con evidenti effetti positivi per gli usi irrigui.


*) Esecuzione di interventi in somma urgenza, localizzati lungo gli acquedotti di adduzione esterna

Allo scopo di non interrompere l'approvvigionamento per i Comuni delle Province siciliane in emergenza idrica, ridurre al minimo i disagi alla popolazione per la mancata erogazione, e non disperdere risorse, il Commissario delegato è intervenuto finanziariamente, in sostituzione dei soggetti gestori che hanno dichiarato l'indisponibilità dei fondi necessari nel proprio bilancio, per l'esecuzione di 54 interventi localizzati, urgentissimi e di immediata attuazione per il mantenimento in efficienza di acquedotti esterni di adduzione.
In particolare i suddetti interventi sono stati eseguiti lungo i sistemi Ancipa, Fanaco, Madonie Ovest, Madonie Est, Blufi, Montescuro Ovest, Dissalata Gela - Aragona e Favara di Burgio, tutti acquedotti interconnessi e che alimentano le Province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani.
Per l'anno 2002 ad oggi la richiesta finanziaria avanzata dai gestori per tali interventi è di 672.228,88 euro (Cifra aggiornata al 31 dicembre).

 

Sistema acquedottistico
Importo (Art.70)
Gela Aragona
251.905,05
Favara di Bugio
102.110,46
Montescuro Ovest
85.537,00
Tre Sorgenti
61.434,79
Fanaco-Madonie Ovest
49.780,15
Jato
43.978,05
Blufi- Madonie Est
40.904,93
Ancia
24.648,45
Pozzi Bresciana
10.360,00
Casale
1.570,00
TOTALE
672.228,88

 

 

*) Gestione dei disservizi correlati ai guasti delle rete

Si tratta di una attività di forte impatto con la condizione di emergenza idrica, in cui l'Ufficio si è impegnato con quotidiana assiduità nel lungo arco di tempo che va dal maggio al settembre 2002 in concomitanza con la stagione estiva e la assenza di precipitazioni, e che impegna tutt'ora la Struttura anche se con diversa e minore frequenza.
I forti deficit del sistema correlati alle carenze infrastrutturali ed alle limitate disponibilità di risorse, nel determinare conseguenti disservizi nella fruizione da parte delle popolazioni, hanno richiesto l'intelligente "bilanciamento" nella distribuzione delle risorse e la surrogazione, per le zone interessate dal disservizio, con altre risorse.
In concreto, l'attività - attesa l'interconnessione esistente dei sistemi idrici - è stata posta in essere attraverso la compensazione delle risorse mancanti attraverso la meditata effettuazione di interscambi di portata, ed una spesso problematica pianificazione delle modalità di trasporto, assicurando, comunque, il miglioramento delle condizioni generali di approvvigionamento.
I provvedimenti più frequenti hanno riguardato le integrazioni per sopperire alle interruzioni verificatesi lungo l'acquedotto "Gela - Aragona" per i comuni di Licata, Palma di Montechiaro e Agrigento attraverso il sistema di acquedotti "Tre Sorgenti" e "Voltano".

*) Unità di Crisi
Sono organi istituiti (ordinanza n. 77 del 18/07/2002), presso le Prefetture delle Province siciliane, costituite da rappresentanti della Prefettura competente, dell'Ufficio del Genio Civile, dei soggetti gestori del servizio idrico e dai responsabili delle gestione idrica del territorio interessato.
Tale organo, braccio operativo nel territorio del Commissario delegato strumentale ad affrontare e superare, nell'immediatezza che le fattispecie richiedono, i problemi che via via insorgono. Ha rivestito un ruolo decisivo per la gestione dell'emergenza.
In particolare tali organi si sono occupati:

- di verificare il piano provinciale di ripartizione emanato dal Commissario delegato, proponendo modifiche ed eventuali rimodulazioni;
- di valutare gli interventi urgenti di manutenzione straordinaria delle reti idriche interne proposti dai Comuni e dalle amministrazioni proprietarie delle reti, indicando i gradi di priorità degli interventi stessi;
- di individuare ed acquisire esistenti e/o nuovi punti di approvvigionamento, idonei a fronteggiare l'emergenza idrica;
- di procedere all'organizzazione dell'eventuale servizio di distribuzione straordinaria di acqua.