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Ambiti Territoriali Ottimali. Piani d'Ambito.
Gli strumenti
previsti dalle ordinanze ministeriali e la costante attività
(spesso degli enti competenti) dell'Ufficio hanno portato
alla piena operatività degli ATO.
Va premesso che al momento della attivazione della presente
gestione commissariale molti degli adempimenti fondamentali
funzionali alla attivazione delle prerogative gestionali correlate
dalla legge Galli alla costituzione degli Ambiti territoriali
ottimali ed alla approvazione da parte di questi soggetti
dei c.d. piani d'ambito (Vale la pena di ricordare che è
alla adozione quali accedere ai finanziamenti comunitari del
POR Sicilia per potere dare inizio a tutti quegli interventi
strutturali necessari alla razionalizzazione delle risorse
idriche ed al conseguente superamento dello stato di emergenza
in atto esistente) non erano stati posti in essere.
L'Ufficio ha quindi attivato le procedure funzionali ad ottemperare
a tali prescrizioni, sollecitando, in primo luogo, i Comuni
che non avevano aderito all'Ambito a rispettare gli adempimenti
preliminari a tale adesione, e surrogando attraverso l'invio
di commissari ad acta i comuni (n. 67) che continuavano a
rimanere inadempienti.
Successivamente, si è proceduto a monitorare la fase
della approvazione da parte dei nuovi soggetti dei c.d. piani
d'ambito, piani che, anche per la previsione espressa di legge
e per la ventilata possibilità di iniziative di ulteriori
commissariamenti, sono stati autonomamente approvati negli
ultimi giorni dell'anno dagli organi degli ATO, sulla scorta
della convenzione e del disciplinare tipo all'uopo predisposti
dalla Struttura Commissariale.
Per centrare l'obiettivo della approvazione dei piani d'ambito
l'Ufficio ha tenuto numerosi incontri con le Autorità
d'Ambito e affidato alla Sogesid S.p.A., su richiesta delle
stesse autorità, gli incarichi di redigere i relativi
Piani d'Ambito.
L'eventuale sanzione sarebbe stata la perdita dei fondi comunitari
necessari alla effettiva attivazione delle gestioni degli
ambiti in concerto, alla realizzazione e/o estensione e/o
manutenzione straordinaria e/o ammodernamento delle reti idriche
interne di tutti i comuni dell'isola.
I Comuni delle Province di Messina, Palermo, Ragusa e Trapani
hanno scelto come forma di cooperazione la convenzione, come
previsto dall'art.30 del D.Lvo 267/2000, mentre i Comuni delle
Province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna e Siracusa
hanno costituito un Consorzio ai sensi dell'art.31 dello stesso
D.Lvo.
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